Torna nuovamente al centro del dibattito politico la vicenda della scuola Mochi. Sulla questione si è recentemente espressa la sindaca di Laterina Pergine, Simona Neri, che dopo l’incontro con il provveditore Roberto Cutolo ha ribadito la bontà della scelta di accorpare le scuole di Laterina al comprensorio di Bucine, una decisione supportata anche da pareri di tipo tecnico che secondo il primo cittadino certificano “in modo imparziale e inequivocabile come tale proposta sia del tutto fuori da logiche pratiche e strumentali, ma miri a garantire il miglior servizio scolastico per tutti nel rispetto del territorio valdarnese”.
“Nel corso dell’incontro – riferisce ancora l’Amministrazione di Laterina Pergine – il dottor Curtolo ha sottolineato come egli ritenga che l’unica strada percorribile sia quella di convogliare tutti i plessi del comune di Laterina Pergine verso l’Istituto Comprensivo di Bucine, confermando la correttezza della proposta da noi avanzata, senza mancare di rispetto al territorio zonale. Il provveditore ha suggerito la possibilità di spostare alcuni plessi da altri istituti comprensivi di Montevarchi verso il Mochi. Tale operazione, realizzabile in modo autonomo dal comune di Montevarchi, non andrebbe ad intaccare la stabilità del Petrarca o del Magiotti e anzi renderebbe stabili nel tempo tutti gli istituti comprensivi sul territorio dei tre comuni coinvolti.”
“La nostra analisi è partita dal bisogno di convogliare sotto un solo Istituto, la scelta di Bucine è arrivata solo in seguito ad una consulenza tecnico-formale. Proseguiremo in un percorso d’informazione per chiarire in modo inequivocabile quali sono le motivazioni della scelta. Non siamo interessati alle assemblee pubbliche in cui si vuole strumentalizzare il tema delle nostre scuole a fini politici o di una parte dell’intera popolazione, e tantomeno a chi si organizza per alimentare un clima da tifoserie che non permette una discussione civile e ragionata. Ci interessa un rapporto di collaborazione con la popolazione in cui ci sia la possibilità di un reciproco scambio di idee, perplessità e critica costruttiva”.
Nelle ultime ore è intervenuta anche il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini, in replica proprio alle dichiarazioni della collega di Laterina Pergine: “Se la valutazione legata ai numeri è tecnica, la scelta da compiere è solo politica attraverso un percorso di concertazione, come ha ribadito chiaramente anche il Provveditore. Come ho sottolineato in quell’incontro e sul quale nessuno dei presenti ha replicato, il mondo scolastico non può ruotare soltanto intorno alla proposta di Laterina Pergine di accorparsi con Bucine”.
“Come Sindaco di Montevarchi porto avanti una politica alquanto diversa dal Sindaco Neri che ha voluto la cancellazione di due Comuni anche in prospettiva di un ritorno economico; la mia Amministrazione comunale invece ha dato prova di difendere le identità delle comunità. Quando abbiamo dovuto chiudere la scuola Primaria di Levanella per motivi di sicurezza, la scelta più conveniente da un punto di vista economico e organizzativo era la ridistribuzione dei ragazzi verso altri plessi decretando “la morte scolastica” dell’area, invece fin da subito ci siamo mobilitati con determinazione per reperire le risorse per una nuova scuola investendo oltre € 1.700.000, 00 proprio nel quartiere, fortemente convinti che la realtà scolastica sia un elemento fondamentale per mantenere viva una comunità”.
“Per questo motivo – prosegue Chiassai Martini – non ho alcuna intenzione di subire le proposta altrui a danno degli interessi collettivi dei miei cittadini. Per essere ancora più chiara e per sgomberare il campo anche da facili tentativi di strumentalizzazione, i numeri non ci sono per tenere in vita tutti i plessi di Montevarchi. L’ipotesi che mi è stata fatta è di smembrare l’Istituto comprensivo Petrarca accorpando al Mochi la realtà dell’Isidoro del Lungo, simbolo storico di Montevarchi e da sempre legata indissolubilmente al Petrarca. In ogni caso, se anche scegliessi di stravolgere i principi seguiti fino ad oggi e seguissi quelli della collega, metterei a rischio tutti i plessi di Montevarchi, perché scenderebbero tutti ad un livello minimo di studenti, e soggetti alle oscillazioni in gran parte dovute all’abbassamento della natalità. Pertanto, il Comune di Laterina Pergine non può pensare di condizionare Montevarchi per un suo tornaconto”.
“La proposta di accorpamento con Bucine non corrisponde alle esigenze di tante famiglie e dei cittadini, testimoniata da 1629 firme raccolte, dai genitori di Levane e di Laterina, in circa 72 ore a sostegno dell’Istituto Mochi. La Sindaca di Laterina Pergine nel suo comunicato, omette quanto dichiarato dal Provveditore che la scelta relativa alla sua proposta è solo politica. Quindi, nelle prossime settimane, comincerà una concertazione, dopo le scorrettezze passate che porterà ad una decisione solo se condivisa da tutti i soggetti interessati, dirigenti scolastici e parti politiche. Il mio prossimo impegno sarà giovedì 7 novembre, a Laterina, dove sono stata invitata dal Comitato dei genitori a portare nuovamente la mia posizione in un’assemblea pubblica nella quale spero di confrontarmi con lo stesso Sindaco Neri in un contradditorio reale, non solo sulla stampa, nel rispetto soprattutto dei cittadini che ci hanno votato. Ho iniziato il mio impegno politico raccogliendo le firme contro la legge regionale di istituzione delle tre mega Asl in Toscana che la Regione, purtroppo, anche in quel caso dimostrò di non essere interessata al volere della gente. Chi mi ha scelto nell’elezione a Sindaco di Montevarchi sapeva benissimo della mia natura di cittadina sempre in prima linea nelle battaglie in cui credo e in cui non ho mai smesso di metterci fieramente la faccia”.