“Siamo venuti a Milano davanti alla Pirelli per chiedere all’azienda di assumersi una responsabilità in questo percorso, dando il proprio contributo per mettere in salvaguardia i lavoratori di Figline. Pirelli ha un obbligo morale nei confronti di questi lavoratori, perché è un’azienda che ha fatto parte della storia di Figline per ben 54 anni e che è diventata grande anche grazie al lavoro e alle competenze di chi lavorava nello stabilimento figlinese – ha dichiarato la sindaca di Figline e Incisa Giulia Mugnai, presente stamattina al corteo organizzato dai lavoratori Bekaert e dalle sigle sindacali sotto gli uffici della Bicocca – I vertici aziendali non possono sottrarsi dall’assunzione delle proprie responsabilità in questa vicenda, dal momento che ancora oggi Pirelli è tra i principali acquirenti Bekaert”.
“Non possono sottrarsi dalla discussione e non possono sottrarsi dal dialogo con le Istituzioni, né adottare questo atteggiamento di chiusura – ha aggiunto – stamani a Milano c’ero io, in rappresentanza del nostro Comune, c’era anche il Presidente della Regione Toscana e il consigliere delegato al Lavoro della Città Metropolitana di Firenze, Marco Semplici, ad attendere di esser ricevuti e a sostenere la mobilitazione dei nostri lavoratori. Ma questo non è avvenuto. I prossimi passaggi saranno fondamentali perché quello che stiamo chiedendo a gran voce, e che continueremo a chiedere anche al tavolo ministeriale del 21 settembre, è di reindustrializzare il sito produttivo e di garantire tutela per questi 318 lavoratori, non uno di meno”.
“La loro è una battaglia che va oltre la vicenda personale, perché stanno salvaguardando futuri posti di lavoro per la nostra comunità, per chi verrà dopo di loro, per i loro figli e per le generazioni future. Per la nostra città e per il Valdarno. È fondamentale che quei posti restino a Figline, per garantire lo sviluppo di una vallata intera”.