Sarà Cavriglia la principale sede degli eventi di Motumundi, il festival internazionale incentrato su tematiche “green”, clima e ambiente che si svolgerà dal 15 al 18 ottobre in Toscana. Si tratta della prima edizione della manifestazione ideata e promossa dalla Vitale Onlus, in partnership con il Comune di Cavriglia e con il sostegno di Csai (Centro Servizi Ambiente Impianti) ed Enel. Gli appuntamenti del Festival, che coinvolgeranno anche le città di Firenze, Pisa e Arezzo, saranno organizzati sia in presenza del pubblico che in forma remota su piattaforme online, sviluppandosi attraverso dibattiti, conferenze, workshop e laboratori nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione del contagio da Covid-19.
“L’obiettivo del festival è accendere i riflettori sulla necessità di un cambiamento culturale in ambito ambientale – ha spiegato Roberto Vitale, presidente e direttore artistico di Motumundi – un ambiente che deve essere salvaguardato, tra l’altro, con una corretta produzione di energia e una politica che abbia prioritaria la sostenibilità”. Un cambiamento culturale, dunque, di cui dibattere in un palcoscenico naturale unico in Italia come quello di Cavriglia, un territorio per lunghi anni interessato dall’attività estrattiva di lignite, un fazzoletto verde toscano del Valdarno noto come Porta del Chianti e baricentro tra Arezzo, Siena e Firenze che oggi, in parte, è stato restituito alla collettività, mentre su un’altra parte è in atto uno dei più grandi progetti, a livello nazionale, di riqualificazione ambientale. Cavriglia infatti è stata inserita da Legambiente in una speciale classifica che premia i 100 Comuni più virtuosi nel campo delle energie rinnovabili.
“Cavriglia saluta con favore il festival su clima e ambiente Motumundi, come motivo di orgoglio è il riconoscimento di Legambiente – ha commentato il sindaco Leonardo degl’Innocenti O Sanni – Sia con il premio ricevuto da Legambiente sia con il festival Motumundi, che è stato scelto di fare a Cavriglia, viene premiato un lavoro partito nel tempo grazie a una visione green che ci ha consentito di essere un’eccellenza nazionale. Non lo consideriamo, però, un punto di arrivo quanto in realtà un punto di partenza che ci suggerisce, anche nei prossimi anni, a investire al meglio le risorse economiche”.
Tra i momenti principali della prima edizione di Motumundi – che si avvarrà della media partnership di Ansa, La Nazione e di RTV 38 – ci sarà quello della consegna del Premio Motumundi 2020 al climatologo Filippo Giorgi, membro del board del comitato vincitore del premio Nobel per la Pace Ipcc 2007 insieme ad Al Gore. Giorgi è l’unico scienziato italiano presente nell’organo esecutivo del Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici dell’Onu, ed è stato uno degli autori del secondo e del terzo rapporto sui mutamenti climatici nel mondo.
Annunciata inoltre la presenza, tra gli altri, del sottosegretario all’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Roberto Morassut, del presidente della Giunta Regionale Toscana Eugenio Giani, del presidente di Legambiente Stefano Ciafani, di Chicco Testa e ancora del direttore generale dell’Osservatorio Geofisico Sperimentale Paola Del Negro, Mounir Ghribi, direttore della Cooperazione internazionale OGS, della giornalista dell’Espresso Floriana Bulfon, Jacopo Giliberto de Il Sole 24 ore, Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente, della cinese Linfang Dong, presidente della Silk Council e Luigi Carmignani, per lunghi anni alla guida del Centro di GeoTecnologie dell’università di Siena.
Le principali location del festival sono il teatro comunale di Cavriglia, l’auditorium del Mine, il Museo delle Miniere e del Territorio a Castelnuovo dei Sabbioni, il Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena, la sala Margherita Hack del centro di formazione per le energie rinnovabili di Fimer che si trova nell’area di Bellosguardo davanti al parco fotovoltaico di Tegolaia, nonché i laboratori del Centro Servizi Ambiente Impianti. Oltre al Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena, saranno accese delle collaborazioni con il Corecom della Toscana presieduto da Enzo Brogi, e le principali università italiane ed estere, nonché con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e The World Academy of Science (TWAS).
Sul palco di Mutumundi sono annunciati anche i giornalisti Tiziana Ferrario, storica corrispondente Rai da New York, il Premio Luchetta Daniele Bellocchio, Angelo Cimarosti, fondatore di YouReporter, il corrispondente De Telegraaf Maarten van Aalderen, nonché la giornalista del Tg2, Christiana Ruggeri con il suo ultimo libro “Greta e il pianeta da salvare” che, al festival Motumundi, sarà uno strumento di lavoro per la sensibilizzazione delle scolaresche sulla necessità di rispettare l’ambiente. “I cambiamenti climatici non sono un problema del futuro, ma – ha aggiunto Vitale – sono un’emergenza del presente”. “I cosiddetti eventi estremi come alluvioni, ondate di calore e siccità stanno, infatti, aumentando in diverse parti del mondo generando danni economici e non solo – ha ricordato Filippo Boni, assessore alla Cultura del Comune di Cavriglia e fautore del festival Motumundi – Secondo gli scienziati, il Pianeta si sta riscaldando, e le attività dell’uomo, in particolare modo la combustione di carbone, gas e petrolio, sono la causa principale. Una causa su cui abbiamo l’obbligo di accendere i riflettori”.
All’interno di Motumundi è istituita, altresì, una scuola di sensibilizzazione ambientale interdisciplinare. Ne fanno parte, tra gli altri, studenti, ricercatori, docenti, imprenditori e rappresentanti istituzionali. I partecipanti denominati Motumundians seguono, sotto l’egida del comitato scientifico, dei workshop giornalieri divisi in classi che li raggruppano senza tener conto della loro professione: l’obiettivo è far lavorare insieme persone con diverse esperienze dottrinali e professionali. Motumundi gode anche di un comitato d’onore per dare risalto al prestigio della manifestazione e di un comitato scientifico The Motumundian Committee for Climate Protection che è composto da ricercatori, professori, studenti, imprenditori “verdi”, rappresentanti delle istituzioni e membri delle associazioni per la tutela dell’ambiente. Nello specifico, svolge un costante lavoro di studio avvalendosi anche della Citizen Science per produrre un report da offrire alla Comunità Scientifica Internazionale, quale “manifesto” del festival Motumundi. L’intero festival è un laboratorio di analisi e ricerca per il comitato scientifico, e, in tal senso, ricopre un ruolo guida nella Climate Protection/Motumundian Academy, poiché i membri sono docenti e ricercatori allo stesso tempo.